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Strumento per controllare banconote false
La prima tecnologia che si utilizzava nelle banconote deriva anni fa da uno speciale pigmento inserito nell’impasto della carta con cui viene realizzata la banconota.
Tale pigmento quindi è in grado di assorbire la luce ultravioletta. La banconota falsa utilizza carta comune che riflette la luce a tale lunghezza d’onda.
La presenza comunque di prodotti sbiancanti fluorescenti accentua la diversità di aspetto tra la carta comune e la carta per banconote.
il controlla banconote dunque che verifica questa caratteristica con ultavioletti possiede una lampada UV e di contrasto un sensore sensibile a questa luce.
Il trasmettitore ed il ricevitore di luce UV, sono quindi posizionati in modo da colpire la banconota e rilevare l’eventuale riflessione.
Una banconota vera comunque essendo più opaca non viene rilevata dal sensore e quindi la banconota risulta vera.
Un’altra tecnologia più moderna utilizza altresì un inchiostro che contiene uno speciale pigmento
studiato per la luce infrarossa (ca. 950nm), e la tecnologia prende appunto questo nome.
La differenza tra le due tecnologie sta quindi nella diversa lunghezza d’onda della luce utilizzata.
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